
Storia
Il primo progetto del collegamento tra Spoleto e Norcia risale al 1909. Invece il secondo progetto risale al 1911, prevedendo la costruzione di un tragitto da percorrere con un treno a vapore. Nel frattempo il progetto subì delle variazioni del tracciato adottando tipi di costruzione diverse, così da diminuire la lunghezza del tragitto però portando ad aumentare la pendenza massima. In quest'ultimo progetto si pensò di costruire un tracciato a trazione elettrica con corrente continua avente tensione di 800 Volt, anziché a vapore.
Il progetto definitivo fu pubblicato dall'ingegnere svizzero Erwin Thomann, progettista della Ferrovia del Lötschberg. I lavori di costruzione iniziarono nel 1913 e furono rallentati dagli effetti della prima guerra mondiale: l'inaugurazione della ferrovia avverrà solo il 1° novembre del 1926, mentre fu messa in uso dal 6 novembre dello stesso anno. La tensione dei cavi era stata innalzata a 2400 volt; il servizio venne svolto da cinque elettromotrici, ma la durata del viaggio da Spoleto a Norcia era di circa 2 ore.
La costruzione della ferrovia fu sospeso a causa della seconda guerra mondiale che influì pesantemente sulla ferrovia: nel 1942 sia i tedeschi che gli alleati provocarono danni a tre delle cinque elettromotrici, ad alcune rimorchiate e carri merci e misero fuori uso la sottostazione elettrica. Alla fine del 1945 si poté riprendere servizio utilizzando momentaneamente l'alimentazione a 3000 volt delle Ferrovie dello Stato per fronteggiare la distruzione della sottostazione di Piedipaterno. Nel 1952 vennero predisposti i fondi per l'ammodernamento su quattro elettromotrici e altri mezzi, sostituzione delle pensiline dei binari, stazioni, caselli e la ricostruzione della sottostazione elettrica a Piedipaterno. Il servizio andava comunque riducendosi. Nel 1962 il Ministero creò un servizio di autotrasporti in contemporaneità con l'ammodernamento del tratto stradale così segnando la fine della ferrovia.
Nel 1965 la Società Spoletina di Imprese Trasporti prese il posto del vecchio gestore. Tre anni dopo, il 9 luglio 1968, il Ministro dei Trasporti Oscar Luigi Scalfaro firmò il decreto di chiusura. Sempre lo stesso anno, il 31 luglio, ci fu l'ultima corsa in treno e dal giorno dopo iniziò definitivamente il servizio sostitutivo con autolinee per Norcia e Cascia.
Furono proposti studi in merito alla possibilità di trasformare il sedime in un percorso dedicato al cicloturismo. A fine 2010 si studiò un progetto di recupero di tutti i fabbricati di servizio, come i magazzini e le stazioni dislocati lungo il tracciato ferroviario, prevedendone il recupero come ostelli, bar e case vacanze. Altre proposte trattavano un ripristino della ferrovia almeno del tratto tra Spoleto e Sant'Anatolia.
Nel 2006 il comune di Spoleto iniziò l'opera di "messa in sicurezza" dell'accantonato tracciato ferroviario da Spoleto a Piedipaterno con trasformazione in percorso ciclopedonale di cui i primi 34 Km vennero inaugurati nel 2014.